Incontro annuale dei pianificatori forestali del Trentino, Alto Adige, Tirolo e Baviera
Il 23 ottobre 2025 si è svolto a Laces in Alto Adige un incontro tecnico tra gli Uffici di pianificazione forestale del Land Baviera, del Tirolo, dell'Alto Adige e del Trentino, al quale hanno partecipato quattro funzionari del Servizio foreste.
I colleghi altoatesini hanno illustrato le caratteristiche del vasto incendio verificatosi il 6 marzo 2025 sopra l'abitato di Laces, in Val Venosta e le modalità di intervento attuate. L'incendio, provocato da un'auto che ha preso fuoco sulla strada che conduce all'abitato di San Martino, ha interessato circa 100 ettari sul versante meridionale della Punta Vermoi, assumendo le caratteristiche di un incendio di chioma la cui colonna di fumo si è spostata verso nord attraversando il Tirolo e arrivando alla Baviera. Alle operazioni di spegnimento hanno partecipato circa 300 persone tra vigili del fuoco volontari, vigili del fuoco del corpo permanente di Bolzano, corpo forestale, Guardia di finanza, Croce bianca e Soccorso alpino, sotto il coordinamento della Protezione civile e della centrale provinciale d’emergenza. Sono intervenuti anche 5 elicotteri impegnati sia per il lancio di acqua sull'area di incendio che per l'evacuazione di 59 abitanti della frazione di San Martino, 14 dei quali ricoverati con una leggera intossicazione.
A questo evento ha fatto seguito, sempre in Val Venosta, un secondo grosso incendio avvenuto 10 aprile nella zona di Agumes-Montoni a Prato allo Stelvio, che ha interessato circa 90 ettari e la cui colonna di fumo si è poi estesa in Trentino, in Val di Peio e verso il Passo del Tonale. In questo caso sono stati visti impegnati circa 400 vigili del fuoco che sono riusciti a circoscrivere l'incendio in circa 24 ore.
Sono state poi illustrate le attività post incendio messe in campo dall'Ufficio distrettuale forestale di zona, consistenti nel rilascio del materiale bruciato in piedi, con monitoraggio della ripresa dello strato erbaceo, realizzazione di alcuni recinti per la valutazione dell'impatto degli ungulati sulla ripresa naturale del bosco, presenti nell'area con densità eccessive, e messa a punto di un dispositivo per la valutazione del grado di erosione del suolo dopo l'incendio.
Per finire sono state presentate le caratteristiche del fenomeno incendi boschivi in provincia di Bolzano, nonché l'organizzazione delle strutture operative impegnate nella prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi. Per gli aspetti organizzativi la situazione della provincia di Bolzano è molto simile a quella di Trento, con la differenza tuttavia che l'intervento degli elicotteri avviene con contratti con ditte private, mentre in Trentino tale ruolo è assicurato dal Nucleo elicotteri provinciale. Per quanto riguarda invece la frequenza degli incendi le statistiche degli ultimi vent'anni indicano un picco principale in estate (giugno-luglio) e un picco secondario in tardo inverno/primavera (marzo-aprile), al contrario di quanto avviene in Trentino dove il picco principale è nel tardo inverno e il picco secondario in estate.
La conoscenza dei contesti organizzativi e ambientali tra territori limitrofi nell’ambito della prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi è molto importante in quanto il fuoco non riconosce i confini amministrativi. E’ su queste tematiche, nonché sulla realizzazione di piani d’azione specifici in territori di confine, che verte il progetto europeo WildfireCE, finanziato sul programma Interreg Central Europe, al quale partecipano il Servizio foreste come partner, e la Ripartizione foreste di Bolzano come osservatori.