Funzioni delle foreste - page

Le foreste svolgono diverse importanti funzioni per l'uomo:

Funzione di protezione

Le foreste proteggono i nuclei abitati, le strade e altre infrastrutture dalla caduta di massi e dalle valanghe. Le ceppaie e i tronchi degli alberi possono infatti trattenere i massi di dimensioni contenute; anche i tronchi abbattuti a terra, specie se disposti perpendicolarmente alla linea di pendenza, possono costituire un utile elemento di rallentamento e trattenuta dei massi.

Inoltre, all'interno del bosco non si distaccano valanghe perché il microclima che vi si sviluppa è ideale per lo stabilizzarsi del manto nevoso, che quindi cristallizza e si compatta in modo omogeneo, rimanendo stabile sino al disgelo primaverile.

Infine, il bosco protegge il suolo con le chiome, intercettando con le foglie sono al 50% della pioggia caduta; sotto le chiome, il terreno è poroso e assorbe la pioggia come una spugna, limitando l'erosione del suolo e le piene nei corsi d'acqua.

Il bosco protegge la stabilità del suolo montano e regola l'equilibrio idrologico dei versanti.

Anche la qualità dell'acqua viene mantenuta e persino migliorata dall'azione filtrante delle radici e del suolo forestale: la foresta è il nostro miglior alleato per la conservazione delle riserve di acqua potabile.

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Funzione di produzione

Le foreste ci danno lavoro e reddito: i boschi del Trentino producono ogni anno circa 500.000 metri cubi lordi di legname (quantità assegnate), che danno reddito ai proprietari forestali, sia pubblici sia privati, e lavoro agli addetti delle imprese di taglio, delle segherie e delle imprese artigiane di lavorazione del legno sino al prodotto finito che viene venduto al consumatore.

 

 

 

Anche la legna da ardere è un importante prodotto del bosco, quale basilare fonte energetica per il riscaldamento degli edifici. La quantità di legna da ardere prodotta in Trentino è stimabile in circa 50.000 metri steri all'anno (un metro stero corrisponde ad una catasta di legna delle dimensioni di 1m x 1m x 1m).

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Funzione turistico-ricreativa

Le foreste ci consentono di apprendere, conoscere, praticare sport, o più semplicemente rilassarci e godere della sensazione di pace ed equilibrio che il bosco ci offre.
Una fitta rete di percorsi didattici ed escursionistici le attraversa per renderle accessibili a tutti. Vari soggetti organizzano in Trentino iniziative di didattica ambientale e conoscenza del territorio. Tutto il settore turistico nella nostra provincia beneficia direttamente del valore aggiunto dato dalle foreste al territorio trentino.

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Funzione paesaggistica

Le foreste connotano il paesaggio trentino.  Il 51,6% dei residenti ritiene che il paesaggio trentino oggi sia innanzitutto “montagna e bosco” (Rapporto sullo stato del paesaggio, 2015, pag. 58).

 

 

 

 

Gli alberi monumentali costituiscono dei poli di attrazione paesaggistica.

 

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Funzione di conservazione della biodiversità

Il Trentino comprende territori prealpini e alpini la cui altitudine va dai 90 a 3.500 m s.l.m. La presenza del lago di Garda influenza il clima di una zona piuttosto vasta, determinandone caratteristiche tipiche delle aree mediterranee. La parte nord-orientale della provincia invece presenta un clima tipicamente  continentale con piogge più frequenti nella stagione estiva. L’insieme di queste variabili incide profondamente sulla diversità degli ecosistemi, che risulta quindi particolarmente ricca. Possiamo individuare almeno un'ottantina di tipi di bosco diversi (tipi forestali) a seconda delle condizioni geologiche, orografiche e altitudinali in cui essi vegetano.

 

 

Boschi diversi costituiscono habitat diversi, adatti alle esigenze di vita di molteplici specie animali e vegetali; alcune di queste sono protette perché rare o minacciate; anche alcuni habitat forestali sono protetti per gli stessi motivi.

La diversità delle forme viventi si esprime, nel bosco, anche in altezza: dal lombrico alla formica, dal capriolo allo scoiattolo, ai diversi uccelli che popolano il bosco: ogni radice, tronco, ramo, foglia d'albero, erba o muschio del sottobosco è la “casa” di altri organismi viventi.

 

 

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Funzione di stoccaggio di CO2

Tramite il processo di fotosintesi, gli alberi trasformano l'anidride carbonica contenuta nell'aria in carbonio organico (molecole di glucosio) che viene incorporato nel legno, ed emettono nel contempo ossigeno nell'atmosfera. Negli alberi, nelle radici e nel suolo delle foreste trentine sono stoccate circa 72 milioni di tonnellate di carbonio. Ogni anno, i boschi del Trentino assorbono circa 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica (CO2) e li trasformano in 1 milione di m3 di legno.