Come consuetudine, nei mesi primaverili, vengono svolte le tradizionali feste degli alberi. Momento importante questo, di incontro tra il personale del Corpo Forestale della Provincia autonoma di Tento ed i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
In particolare, in questo scorcio di anno scolastico, i forestali hanno avuto occasione di spiegare cosa stia accadendo nei boschi del Trentino dopo l’uragano Vaia del 29 ottobre scorso e quali siano le ipotesi ed i progetti in corso di definizione per ripristinare le funzioni fondamentali delle foreste danneggiate.
Non si tratta infatti solo di garantire la produzione di legname da costruzione e di legna da ardere, quel che è in gioco sono anche la protezione dei versanti dal pericolo di caduta massi e distacco valanghe e, niente affatto secondaria, la tutela della biodiversità. Quest’ultima infatti trova la sua massima espressione nel bosco, nelle aree umide e soprattutto nelle zone di margine, i cosiddetti “ecotoni”, come per esempio nel passaggio da bosco a prato o ad area coltivata.
In occasione di uno di questi incontri, il 3 giugno scorso, 150 studenti e studentesse dell’Arcivescovile di Trento si sono trovati in cima al Doss Trento, dove hanno piantato un giovane sorbo degli uccellatori. Questa pianta, simbolo di biodiversità, occhieggia nella massa scura delle conifere con i caratteristici delicati fiori bianchi in primavera e le bacche rosse in autunno, ed anche nei mesi invernali offre alimentazione indispensabile ad un’ampia varietà di uccelli, garantendone la sopravvivenza.