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Le acque della provincia di Trento sono date in concessione ad Associazioni di pescatori sportivi locali le quali possono adottare propri regolamenti previo visto di approvazione da parte dell’ufficio provinciale competente.
Questi regolamenti, nel rispetto della legge (link a LP 60/78) e del regolamento provinciale (link a regolamento esecutivo della LP 60/78), possono comprendere:
• limitazioni temporali e spaziali dell’attività di pesca, riferite anche a parte delle acque in concessione
• limitazioni sulle uscite di pesca e sul numero di catture
• maggiorazione delle misure minime esistenti ed introduzione della misura a specie per le quali non è prevista dal regolamento provinciale
• modalità riguardanti l’esercizio della pesca come: strumenti di pesca, esche, ecc
Fondamentale risulta l’attività condotta dalle associazioni pescatori nella gestione ittica delle acque naturali.
Le associazioni si occupano di:
• assicurare la sorveglianza nelle acque in concessione mediante i guardapesca
• ripopolare le acque immettendo materiale ittico secondo le modalità e nel rispetto dei criteri prescritti dalla "Carta ittica"
• adottare le iniziative dirette al miglioramento dell'ambiente acquatico e al potenziamento del patrimonio ittico, con particolare riguardo alla riproduzione dei pesci in loco (campagne ittiogeniche)
• segnalare con apposite tabelle gli estremi dell'area in concessione, in modo tale da rendere inequivocabili i limiti delle acque in concessione.
Le associazioni pescatori sono pertanto costantemente in prima linea sia nelle attività gestionali che sociali legate al mondo della pesca; tra queste ultime si annoverano anche interventi di valorizzazione del patrimonio ittico trentino e promozione dell’attività di pesca attraverso l’organizzazione degli specifici corsi per l’abilitazione alla pesca (vedi la pagina: licenze di pesca e corsi di abilitazione), la realizzazione di manifestazioni sportive, convegni, pubblicazioni sulla pesca, ecc....