Centro recupero animali selvatici (CRAS) - page
CONTATTI
Indirizzo: Trento - via al Bosco della Città, 10
Telefoni: 335 6306801 – 335 6305749
Mail: cras@provincia.tn.it
ORARI DI APERTURA INVERNALE
Tutti i giorni 9.00-12.00/13.00-16.00
MODALITÀ DI CONSEGNA ANIMALI
Sono affidati alle cure del CRAS uccelli incapaci di volare e mammiferi in difficoltà, in entrambi i casi da parte di persone che vi si imbattono sia durante una passeggiata all’aria aperta, sia percorrendo le vie urbane. La consegna al Centro può essere fatta, previ accordi telefonici con il Centro stesso, negli orari di apertura indicati sopra, direttamente da chi ha rinvenuto l’animale.
Gli animali coinvolti in incidenti stradali vanno, invece, segnalati alla Centrale unica di emergenza, attraverso il numero telefonico 112, che a sua volta allerta la reperibilità faunistica e veterinaria. Qualora la diagnosi sia di un possibile recupero, è il personale del Corpo forestale trentino che si attiva per la consegna dell’animale ferito al CRAS.
È importante saper riconoscere quale sia la situazione che richiede un intervento umano, per evitare di sottrarre alle cure materne animali sani con il rischio, a dispetto delle migliori intenzioni, di pregiudicarne la sopravvivenza. L’esempio tipico è quello dei piccoli degli ungulati acquattati nell'erba e dei nidiacei, che alcune persone pensano siano abbandonati. In questi casi la condotta migliore è quella di allontanarsi per permettere alla madre di continuare a prendersene cura. Cosa che può tardare a fare, se spaventata dalla presenza di persone, con conseguenze anche serie per la prole.
STRUTTURA E CURE
Il Centro recupero animali selvatici insiste su un’area di circa 4.500 metri quadrati.
Si tratta di una struttura pensata per assistere gli animali selvatici bisognosi di cure, dotata, quindi, di stanze a temperatura controllata, di recinti, voliere e tunnel di volo e altre attrezzature. Gli animali, dopo un adeguato periodo di riabilitazione, sono pronti per tornare nell’ambiente naturale. Perché questo è l’obiettivo del CRAS, ovvero restituire gli animali alla vita libera, in sintonia con quanto previsto dalla legge provinciale sulla protezione della fauna selvatica.
Il contatto degli animali con le persone è limitato al minimo indispensabile, per non compromettere l’indole selvatica degli stessi.
Annualmente stazionano presso il CRAS circa mille selvatici tra uccelli e mammiferi di piccole-medie dimensioni. Le cause più frequenti di ricovero sono dovute a traumi, quali impatti contro vetrate, cavi o automezzi, avvelenamenti, atti di bracconaggio, detenzioni illegali. Sono, inoltre, ospitati i piccoli di ungulati o i nidiacei che, erroneamente ritenuti abbandonati, sono raccolti e affidati alle cure del CRAS.
BREVE STORIA DEL CRAS
Fino al 31 dicembre 2022, CRAS era l’acronimo di Centro recupero avifauna selvatica, che fu istituito nel 2004 dalla Provincia e dato in gestione alla Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU).
Nel triennio 2020-2022 il CRAS ha dato ospitalità anche ai mammiferi di piccole dimensioni, quali ad esempio pipistrelli, scoiattoli, ricci e ghiri.
Dal 1 gennaio 2023 il CRAS è gestito direttamente dalla Provincia, e nello specifico dal Servizio Faunistico, attraverso personale qualificato e, quando necessario, con la consulenza di un veterinario. L’acronimo CRAS resta in vigore e sta a indicare il Centro recupero animali selvatici.